Le mèches si chiamano con nomi diversi e vengono realizzate con nuove tecniche.
Mèches: negli anni’90 era la tecnica di schiaritura più un voga. Le ciocche da decolorare si fanno passare attraverso i fori di una cuffia e poi si coprono con la carta stagnola. L’effetto del colore è netto e marcato.
I colpi di sole: la tecnica è molto simile a quella delle mèches. La differenza è nel risultato. I colpi di sole sono una decolorazione tono su tono, simile alle schiariture del sole, quindi con meno stacco netto. Inoltre, possono essere utilizzati sia per schiarire sia per scurire.
Mèches babylights: L’obiettivo di questa colorazione è riprodurre l’effetto del sole sui capelli dei bambini. Con molto meno stacco delle classiche mèches californiane, non sono altro che delle schiariture delicate, quasi fossero in trasparenza, di al massimo due toni più chiari della base. Si realizzano partendo dalla tecnica del balayage creando delle riflessi ripartiti in ciocche molto fini e lavorate una per una, per un effetto degradée delicato e una luminosità diffusa. Le diverse tonalità si devono fondere tra loro, senza un vero e proprio distacco.
Mèches californiane: create negli anni ’70 dall’hair stylist Jean Dessange hanno vissuto un grande ritorno la scorsa estate. Si realizzano applicando più prodotto sulle punte e poi andando a schiarire con effetto degradato fino alle radici, che rimangono scure.
Balayage: è una tecnica francese che permette di ottenere una luminosità diffusa su tutta la chioma. A differenza delle mèches non si utilizza la carta di alluminio e si mischiano diversi toni. Il colore si applica dalle radici alle punte con un pettine, le ciocche vengono separate con del cotone per non macchiare il resto dei capelli e si sigillano con della pellicola trasparente.
Splashlight: è una tecnica di colorazione che arriva dagli Usa e che non interessa le punte. È l’evoluzione del tie & dye e consiste nel creare una fascia di luce nella parte centrale dei capelli dall’effetto sfaccettato, come se fossero illuminati dall’interno. Per prima cosa si aggiunge profondità nella parte interna schiarendo i capelli, poi si lavorano i punti luce della parte centrale e si scuriscono le punte.
Tie &dye: con questa colorazione la ricrescita diventa cool. Pennellate di colore illuminano la chioma, mentre le radici sono extra large. Ma con un effetto degradè più dolce rispetto all’ombre hair, in cui lo stacco radice-punte è molto netto.
Shatush: le schiriture dello shatush vengono effetuate su ciocche cotonate, più soft vicino alle radici e più intense sulle punte, in modo da creare un effetto ricrescita.
Bronde: il bronde permette di ottenere delle sfumature a metà tra il castano e il biondo. La resa è perfettamente uniforme ed è adatto anche a chi ha i capelli scuri. Le schiariture si ottengono con il metodo a coda di rondine e possono essere necessaria anche più nuance. Da tonalizzare come ultimo step per ottenere il riflesso desiderato.